Le zone di sacrificio sono aree in cui l’interesse economico prevale sistematicamente su diritti umani, ambiente e salute pubblica. Taranto, riconosciuta dall’ONU come una di queste zone per gli impatti ambientali e sanitari legati all’industria siderurgica, rappresenta un caso emblematico di questa realtà , spesso ignorata o ostacolata nell’opinione pubblica europea e italiana. Questo workshop esplorerà il ruolo del giornalismo investigativo e collaborativo nel portare alla luce queste storie, affrontando le sfide imposte dalla censura e dalle SLAPP (Strategic Lawsuits Against Public Participation), strumenti legali utilizzati per intimidire giornalisti e attivisti. In un contesto sempre più polarizzato, raccontare le zone di sacrificio diventa essenziale per difendere la democrazia e il diritto all’informazione.
L’incontro offre un dialogo aperto e strumenti pratici per supportare chi opera in contesti di crisi, con un approccio sinergico tra giornalisti, esperti legali e organizzazioni indipendenti. Verranno presentate esperienze concrete di inchieste collaborative e cross-border journalism, con il contributo di Christina Badde (Correctiv Europe), esperta di engagement e giornalismo collaborativo transnazionale, Ernesto Belisario (E-Lex), specialista in diritto digitale e supporto legale per giornalisti, Rosy Battaglia, giornalista freelance e co-produttrice di Taranto Calling, inchiesta realizzata con Cittadini Reattivi.