In un contesto geopolitico sempre più complesso, alcuni paesi ai confini dell'Unione Europea aspirano a diventarne membri, mentre in altri domina lo scetticismo sulle reali possibilità di adesione. L’Ucraina, la Moldova, la Georgia e i Balcani occidentali affrontano sfide uniche nel loro percorso verso l’UE, tra difficoltà interne, pressioni esterne e società civili che spingono per il cambiamento.

L'Ucraina, teatro della rivoluzione di EuroMaidan del 2013-2014, non ha abbandonato il suo obiettivo europeo nonostante le evidenti difficoltà quotidiane generate dall’invasione su larga scala da parte della Russia nel 2022. L’opinione pubblica continua a immaginare un futuro europeo, mantenendo viva una speranza che resiste alla guerra e alla devastazione.

In Georgia, paese che affronta un’estrema vulnerabilità derivante delle tensioni tra l'Occidente e la Russia, la società civile sta resistendo al tentativo di consolidamento autoritario del partito al potere, la cui deriva illiberale ha portato al congelamento del percorso di adesione di Tbilisi. Ampie fasce della popolazione mostrano una tenace volontà di entrare a far parte dell'UE, malgrado sentimenti di sfiducia, scetticismo e rassegnazione abbiano fatto breccia, in particolare nelle zone rurali.

Nel frattempo, in Moldova, il referendum voluto dalla presidente Maia Sandu per consolidare la strada verso l’Unione Europea ha rappresentato una vittoria risicata, ma significativa, che riflette un paese diviso sull’orientamento da intraprendere e dove il voto della diaspora in Europa è stato decisivo.

Nei Balcani occidentali, il processo di adesione è sostanzialmente fermo da oltre un decennio, segnato da derive antidemocratiche e conflitti bilaterali con i paesi membri dell’UE. In alcuni paesi della regione l’opinione pubblica continua a guardare con speranza al processo di integrazione europea, in altri la stessa società civile e i movimenti sociali esprimono disincanto e rivolgono dure critiche a Bruxelles.  Qual è il futuro dell'allargamento dell'UE? E quale impatto avranno le scelte delle élite politiche europee e le aspirazioni delle società dei paesi candidati su questo processo?

A #ijf25 se ne parla con Andrea Braschayko, giornalista freelance per Valigia Blu, Osservatorio Balcani Caucaso e altre testate italiane ed europee; Luisa Chiodi, direttrice di Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa (OBCT), esperta di allargamento dell’UE, società civile e dinamiche transnazionali, Luna De Bartolo, corrispondente freelance da Tbilisi per La Repubblica, segue il Caucaso meridionale e l’Asia centrale e collabora con Radio24 e altre testate, Aleksej Tilman, giornalista freelance specializzato in politica e società del Caucaso, collaboratore di Meridiano 13 e Valigia Blu.